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Effetti dei bloccanti ipotalamici nel trattamento della disforia di genere nella preadolescenza

Tipo di progetto

Revisione narrativa

Rivista

IntechOpen

Effects of hypothalamic blockers in the treatment of gender dysphoria in preadolescence: medical and psychological implications of taking care

L’esperienza della pubertà biologica rappresenta una condizione indesiderata per gli/le adolescent* con disforia di genere che si trovano a vivere in un corpo che non riconoscono come proprio. La soppressione della pubertà è un trattamento reversibile che prevede la somministrazione di farmaci analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH). I GnRH analoghi sono già da tempo usati per il trattamento della pubertà precoce centrale nei/nelle bambin* e negli/nelle adolescent*. I farmaci producono un’efficace soppressione del funzionamento delle gonadi dopo ripetute somministrazioni. In questo modo si interviene per arrestare lo sviluppo degli attributi sessuali secondari e le funzioni fisiologiche associate (seno, mestruazioni, distribuzione del grasso corporeo diversa a seconda del sesso biologico, peli e barba, pomo d'Adamo, cambiamento del tono di voce) nell’adolescente con disforia di genere. La terapia è classificata come reversibile perché gli effetti sull’organismo possono essere annullati e lo sviluppo puberale riprende spontaneamente quando si interrompe la somministrazione (Hembree, Cohen-Kettenis, Delemarre-van De Waal, et al., 2009).
l trattamento tempestivo con GnRH analoghi apporta benefici al/alla giovane paziente, dal momento che blocca lo sviluppo degli attributi sessuali secondari. Gli stessi effetti non si possono ottenere se la terapia è iniziata più tardi nella pubertà, poiché i bloccanti sono meno efficaci nel ridurre gli attributi sessuali secondari quando sono già formati (Cohen-Kettenis & Pfafflin, 2003; Spack, Edwards-Leeper, Feldman, et al., 2012), per cui sarà necessario esporsi a invasive operazioni chirurgiche di rimozione in futuro. La soppressione della pubertà può essere considerata uno strumento diagnostico, in quanto permette di guadagnare tempo sia all’adolescente, che può esplorare la propria identità di genere senza preoccuparsi dello sviluppo degli attributi sessuali secondari (Zucker, Bradley, et al., 2011), sia al clinico, che può meglio comprendere la natura e l’intensità del disagio dell’adolescente (Delemarre-van de Waal & Cohen-Kettenis, 2006) per giungere a una diagnosi più precisa (Cohen-Kettenis & Pfafflin, 2003). Sono molti gli studi che hanno rilevato un miglioramento nel funzionamento e nel benessere psicologico dopo il trattamento con GnRH analoghi (de Vries, Steensma, et al., 2011; de Vries, McGuire, et al., 2014).
Le conseguenze psicosociali negative della disforia di genere non trattata in adolescenza sono ormai ben note. In primo luogo, il/la giovane può vivere l'omissione del trattamento come un accanimento psicologico e come una negazione dell'opportunità di vivere la pubertà nel genere di identificazione. Di fronte a questa sofferenza, l'adolescente che reagisce con impulsività può adottare comportamenti rischiosi per la salute (Baltieri, et al., 2009). L'angoscia può essere così intensa da portare a idee e tentativi di suicidio. I comportamenti suicidari sono più frequenti nella popolazione transgender che nel resto della popolazione (Grossman & D’Augelli, 2007; Korte, et al., 2008; Skagerberg & Dunsford, 2016; Skagerberg, et al., 2013). Un funzionamento psicologico più povero nelle persone adulte con disforia di genere potrebbe essere dovuto al disagio vissuto a causa di una prolungata incoerenza tra identità di genere e aspetto fisico che espone alla stigmatizzazione e all'isolamento sociale (Kreukels & Cohen-Kettenis, 2011).
Sebbene sia rischioso intervenire quando non si hanno le certezze sugli esiti di sviluppo futuri e sugli effetti a lungo termine dei farmaci, dalle evidenze degli studi considerati si rileva come sia più pericoloso rifiutare il trattamento richiesto dal/dalla giovane, quando l’omissione di cure può compromettere la salute e la vita dell’adolescente. Gli studi condotti nel campo evidenziano l’importanza di valutare per ogni caso qual è l’opzione terapeutica che può migliorare il benessere e la qualità di vita del/della paziente, senza focalizzarsi su convinzioni rigide e aprioristiche, ma mantenendo aperte le molteplici possibilità di cura.

Taverna, C., Di Grazia, M. Effects of Hypothalamic Blockers in the Treatment of Gender Dysphoria in Preadolescence: Medical and Psychological Implications of Taking Care. (2022). In Rios-González C. M. (A cura di), Transgender Health - Advances and New Perspectives. INTECHOPEN. DOI: 10.5772/intechopen.101812.

Dott.ssa Camilla Taverna Psicologa

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